La cessione del Milan a Mr Bee Taechaubol sta assumendo i contorni di un fotoromanzo. Del broker thailandese se ne sono perse le tracce da diverso tempo e il closing previsto inizialmente per Natale è stato prima rinviato a gennaio, ma a quanto pare non si conosce una data cera. Le scorse settimane erano circolate voci secondo le quali Mr Bee avesse racimolato solo una piccola parte dei 480 milioni di euro promessi a Silvio Berlusconi per il rilevamento del 48% delle quote azionarie del ‘Diavolo’.
Ora, sembra che sia tornato in gioco il fondo statunitense Madison, che già nel mese di novembre si era fatto avanti con Berlusconi e il gruppo Fininvest. Secondo quanto riporta ‘Milano Finanza’, il gruppo a stelle e strisce vorrebbe approfittare dei tentennamenti di Mr Bee per dare un’accelerata alla trattativa e pare che dal quartier generale di Silvio Berlusconi abbiano ottenuto un’apertura. Discorsi già avviati a novembre, dicevamo, ma ancora in alto mare, con il nodo principale rappresentato dalla valutazione del Milan.
Nella trattativa Bee-Berlusconi, infatti, il Milan era stato valutato 1 miliardo di euro, una cifra che fece molto discutere per via di alcune inchieste giornalistiche che nel 2015 hanno sollevato molti dubbi sul valore del brand rossonero e altri aspetti della valutazione. Il fondo Madison, dal canto proprio, valuta il Milan tra 600 e 650 milioni nella sua interezza, cifra già rigettata dal gruppo Finivest. Probabilmente gli ultimi risultati deludenti e le difficoltà di risollevare le sorti della squadra, sembrano però aver convinto Berlusconi quantomeno ad ascoltare le ragioni degli americani. L’altra questione, una volta trovato l’accordo sulla valutazione, sarà rappresentata dalle quote, visto che Madison difficilmente si accontenterà solo di una quota di minoranza.
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